Il mutismo selettivo è un disturbo ancora poco conosciuto e rientra nei Disturbi d’ansia.
Si caratterizza per l’incapacità di parlare in situazioni sociali specifiche (es. asilo, scuola) nonostante il bambino/ragazzo sia in grado di parlare in altri contesti.
Il mutismo selettivo può comportare delle difficoltà a livello relazionale, scolastico e lavorativo.
Caratteristiche:
E’ importante sottolineare che il bambino che non parla non lo fa per un comportamento oppositivo. L’ansia che prova in determinate situazioni è tale da provocargli uno stato di irrigidimento e blocco. Questo gli impedisce la comunicazione con gli altri.
Altre caratteristiche del mutismo selettivo sono:
- blocco fisico e motorio
- assenza o diminuzione del contatto oculare
- mancanza di emissione di suoni (ad esempio, durante la risata o il pianto)
- postura rigida
- condizione che perdura da almeno un mese.
E’ importante non forzare il bambino a parlare, cosa che provocherebbe un’ulteriore chiusura, ma puntare alla riduzione dell’ansia attraverso un percorso specialistico.
Modalità di intervento:
L’obiettivo principale sarà quello di ridurre l’ansia. L’intervento non sarà orientato unicamente sul far parlare il bambino, ma sul creare un contesto relazionale in cui egli si senta a suo agio e in grado di potersi esprimere in presenza di una persona non familiare. Si lavorerà, pertanto, sul miglioramento della comunicazione (anche non verbale) attraverso l’uso del gioco e con il coinvolgimento delle figure di riferimento che ruotano attorno al bambino (genitori, familiari, insegnanti). Scopo prioritario è quello di creare situazioni relazionali in cui si riduca l’ansia legata al fatto di dover interagire con l’altro, favorendo modalità interattive meno giudicanti e più armoniose.
Per approfondire: