Età adulta

Psicologia

“Quando ho imparato ad amarmi davvero, mi sono liberato di tutto ciò che non mi faceva bene: persone, cose, situazioni, e tutto ci che mi tirava verso il basso allontanandomi da me stesso. All’inizio lo chiamavo sano egoismo, ma oggi so che questo è amore per sè”

Nel corso della nostra vita tutti noi possiamo trovarci a dover affrontare un periodo di difficoltà o a necessitare un cambiamento. Momenti di stanchezza, stress, insicurezza o l’aver vissuto esperienze traumatiche, quali il lutto di una persona cara, possono contribuire allo sviluppo di uno stato di malessere, che rende difficile sostenere le diverse sfide della quotidianità.
La psicoterapia individuale, in ottica Sistemico-Relazionale, prevede l’approfondimento di diverse fasi del ciclo di vita.
I primi colloqui servono per conoscere la persona, inquadrare la sua problematica all’interno del contesto di relazioni che fanno parte della sua vita passata ed attuale e favorire la costruzione dell’alleanza terapeutica. In seguito, terapeuta e paziente lavoreranno insieme, per cercare di individuare gli aspetti disfunzionali che possono aver influito sull’emergere del sintomo, co-costruendo una nuova narrazione.
L’obiettivo è aiutare la persona a ricostruire una nuova prospettiva, che possa aiutarla a ritrovare uno stato di benessere in sé stessa e nelle proprie relazioni.
Nella Psicoterapia di coppia e familiare si cercherà di sciogliere i nodi e le conflittualità, aiutando ciascun componente a rafforzare il modo di percepire sé stessi nella relazione con l’altro.

Mi occupo di:

Ansia e attacchi di panico

L’ansia è una reazione fisiologica che si attiva in maniera spontanea quando ci troviamo in situazioni di potenziale pericolo.
Una certa percentuale di ansia, può essere utile per permettere al nostro sistema fisico di renderci pronti a rispondere in determinate situazioni (ad. esempio, durante un colloquio di lavoro o un esame). E’ un’emozione normale  in particolari contesti.  Parliamo, invece, di disturbo d’ansia quando questa si manifesta con un’attivazione eccessiva e spropositata rispetto al momento che stiamo vivendo.
Alcuni disturbi possono avere esordio durante l’età evolutiva (mutismo selettivo, ansia scolastica) e persistere nel tempo, rendendo invalidante il funzionamento dell’individuo nei momenti di vita quotidiana.
E’ molto frequente che l’ansia si manifesti con sintomi fisici quali: tremore, tachicardia, nausea, vomito, sudorazione, vertigini.

L’utilizzo di farmaci o integratori, spesso molto diffuso, può non essere del tutto risolutivo. E’ consigliabile prevedere un’ adeguata terapia. L’obiettivo è individuare e sciogliere i nodi relazionali alla base di tale disturbo. In questo modo la persona può comprendere i meccanismi disfunzionali sottostanti al sintomo, riuscendo a modificarli e a ritrovare uno stato di benessere.
La terapia può prevedere l’utilizzo di specifiche tecniche di rilassamento quali il controllo della respirazione, il rilassamento progressivo di Jacobson e la Mindfulness.

Depressione

La depressione rientra nei disturbi dell’umore. Le prime avvisaglie del disturbo depressivo possono essere, molto spesso, difficili da individuare.
Un periodo di stanchezza, bisogno di solitudine, fatica a dormire e a concentrarsi, possono essere i primi indicatori di un malessere più profondo. E’ necessario, però, distinguere quelli che sono sintomi transitori dalla depressione, un disagio più serio, che toglie il piacere per ogni attività quotidiana.
I criteri per individuare un disturbo depressivo prevedono il perdurare nel tempo di diversi sintomi: umore depresso per la maggior parte del giorno tutti i giorni, marcata diminuzione o perdita di interesse per molte attività che prima piacevano, aumento o diminuzione dell’appetito, insonnia o ipersonnia, mancanza di energia, difficoltà a concentrarsi, pensieri ricorrenti di morte o suicidio.


Per poter individuare i segnali indicativi, è necessario approfondire la diagnosi attraverso l’aiuto di una persona esperta, in modo da favorire una diagnosi precoce e limitare ed evitare successivi aggravamenti.
Ricordiamo, inoltre, che non sono immuni dalla depressione nemmeno i ragazzi: si stima, infatti, una consistente presenza del disturbo anche tra i minorenni. In tal senso, un ruolo significativo è dato sia da fattori genetici, ma anche dal contesto familiare, relazionale e sociale.

Lutto

La perdita di una persona cara, ci pone nel processo del lutto, che fa parte del ciclo di vita di ciascun individuo. Il dolore associato al distacco è un meccanismo fisiologico a cui va dato tempo per potersi attenuare e risolvere.
Stare male perché si è persa una persona cara è del tutto normale ed è necessario darsi tempo per affrontare e vivere il proprio dolore.


Al contrario, si parla di lutto complicato quando vi è una reazione prolungata e anormale della sofferenza e il dolore diventa eccessivo.
Questo avviene in particolare, quando la persona non vive il normale processo di elaborazione della perdita. In alcuni casi, ad esempio, chi ha vissuto un lutto può mettere in atto meccanismi di evitamento, imposti da sé stesso o dalle circostanze esterne. Questo, seppur possa avere un immediato effetto di distacco e apparente sollievo rispetto al dolore causato dalla perdita, a lungo andare può portare a delle conseguenze negative che possono cronicizzarsi.
Al lutto complicato è associata una peggiore qualità della vita, con la presenza di sintomi fisici, difficoltà del sonno, ansia, depressione e idee suicidarie.
E’, pertanto, importante affrontare il lutto complicato con un adeguato supporto terapeutico, che permetta di rielaborare le emozioni collegate alla perdita, per un ritrovato benessere.

Autostima e crescita personale

A volte possiamo sentirci di non essere all’altezza delle situazioni che viviamo. L’autostima, tuttavia, non è una caratteristica innata ma si costruisce attraverso le esperienze di vita e il nostro contesto relazionale.
Le persone con bassa autostima possono entrare in ansia in molteplici contesti della vita quotidiana: questo può innescare il tentativo di ridurre tale sensazione attraverso l’evitamento o la rinuncia ad esporsi. In questo modo, tuttavia, la persona non farà altro che confermare l’immagine di sé come non adeguata.

L’intervento terapeutico può essere utile per comprendere come si sono creati quei meccanismi automatici che portano al persistere dell’idea di sé come di persona non all’altezza e a trovare nuove strategie per favorire 

Problemi di coppia

Ogni coppia può vivere periodi difficili nel corso dell’evolversi e della crescita del rapporto. Ciascun individuo porta con sé un proprio vissuto, derivante dall’esperienza personale, che influisce nella relazione con il partner e che, in alcuni casi, può creare incomprensioni e disagi.

L’intervento di coppia può essere di diversi tipi: consulenza, psicoterapia, supporto nella gestione dei cambiamenti o della conflittualità, sostegno in caso di separazione.

Un percorso terapeutico può aiutare a sciogliere i nodi e le difficoltà nella relazione di coppia, aiutando i due partner a rafforzare il modo di percepire sé stessi nella relazione con l’altro.

Genitorialità

La nascita di un figlio porta degli importanti cambiamenti all’interno della coppia e della famiglia, con una ridefinizione dei ruoli e delle relazioni.
Ogni gravidanza e ogni nascita è diversa dalle altre e spesso possono emergere dei dubbi e delle esigenze di informazioni riguardo lo sviluppo del proprio bambino.
Durante la crescita e, in particolare, nel periodo adolescenziale, possono emergere difficoltà nella gestione del rapporto con il proprio figlio.

Il sostegno può riguardare diversi ambiti: supporto ai cambiamenti relazionali all’interno della coppia genitoriale, supporto riguardo le diverse fasi di crescita e di sviluppo del bambino, problematiche neonatali, depressione post-partum, supporto nel ciclo di vita della famiglia e nei cambiamenti relativi ai momenti di crescita del bambino/ragazzo.

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